Un magistero per chi educa i più piccoli

Giovedi, 15 Mag 2025, 12:09

 

Don Mario Della Giovanna
Consulente ecclesiastico nazionale FISM

Lara Vannini
Responsabile Area pedagogica FISM

 

Attraverso la sua predilezione per l’infanzia Papa Francesco ci ha testimoniato che il mondo si trasforma prima di tutto rimettendo al centro dell’attenzione i più piccoli e i gesti della quotidianità: “Con Gesù possiamo sognare un’umanità nuova e impegnarci per una società più fraterna e attenta alla nostra casa comune, cominciando dalle cose semplici, come salutare gli altri, chiedere permesso, chiedere scusa, dire grazie”7.
 

La Festa Mondiale dei Bambini, celebrata a Roma il 25 e 26 maggio 2024 e che ha visto la FISM protagonista, è stata un'iniziativa voluta fortemente da Papa Francesco per celebrare l'infanzia come dono prezioso per l'umanità e per promuovere una cultura della cura e della pace. “Educare al vero, al bene e al bello” è un’espressione chiave del Magistero di Papa Francesco 8, che in questi anni ci ha guidato nell’accompagnare i primi passi dei bambini nella scoperta della vita.


Papa Francesco ci ricorda che educare al vero significa introdurre i bambini nella realtà per scoprirne il significato positivo con fiducia e senza paura. In un tempo segnato da confusione, velocità e timore verso il futuro, è fondamentale proporre “buone” esperienze che accompagnano i bambini nell’avventura della conoscenza. Il Papa tante volte ci ha ricordato che nei piccoli gesti quotidiani – un “per favore”, uno sguardo, una regola condivisa, la scelta di una storia– passa la verità come fondamento della crescita.


Educare al bene è seminare gentilezza, rispetto, capacità di attendere, di condividere, di aver cura di sé, degli altri e del mondo. I bambini, più che dalle parole, imparano dagli sguardi, dagli esempi, dalle relazioni. Per questo il compito educativo non è solo trasmettere valori, ma incarnarli.
Educare al bello significa custodire i bambini nella loro naturale predisposizione allo stupore, alla gioia della scoperta, alla bellezza delle cose semplici che ci circondano. La bellezza non è un lusso, è una via educativa. Un angolo curato della sezione, l’incontro con la natura, l’ascolto di musica classica, il silenzio di un momento vissuto insieme: tutto questo educa il cuore. Francesco ci ricorda che il bello parla direttamente all’anima, e aiuta a intuire la presenza di Dio.


Come ci ha ricordato spesso il Papa, l’educazione non è una tecnica ma una fecondità generativa, la comunicazione di un’eredità viva. La vitalità delle scuole cattoliche è, quindi, prima di tutto una conseguenza della vitalità delle persone. La sfida, allora, che il Papa ci ha lasciato è quella di rimanere persone vive, capaci di generare perché generate. Continueremo quindi a percorrere la strada indicataci da Francesco con “audacia e creatività”, certi che ogni seme di bene, verità e bellezza saprà germogliare.

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7   Messaggio del Santo Padre per la I Giornata Mondiale dei Bambini (25 - 26 maggio 2024)
8   Discorso del Santo Padre Francesco al mondo della scuola italiana, Piazza San Pietro, 10 maggio 2014

 

 

 

 

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