A Bologna per apprendere da qualificati relatori

Venerdi, 8 Apr 2016, 20:30

A seguito dell'incontro di ieri a Reggio Emilia, è da poco terminata la sessione che a Bologna, presso l'Istituto dei Salesiani Beata Vergine di San Luca, ha reso possibile l'incontro tra le realtà FISM di Area Romagna (le scuole site nelle provincie di Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini) partecipanti alla seconda giornata di lavori.

Ha fatto gli onori di casa il dott. Luca Iemmi, Presidente FISM Emilia Romagna, che ha presentato ai convenuti sia i relatori, sia l'avv. Stefano Giordano della Segreteria nazionale FISM. Dopo aver esteso alla platea il messaggio di saluto di FISM nazionale, lo stesso ha dichiarato di essere particolarmente felice di poter osservare da vicino i progressi di ciò che da tempo è oggetto di studio per proporre nuovi modelli gestionali alle scuole federate.

Di seguito ha preso la parola il prof. Gianni Mario Colombo per l'esposizione della sua qualificata relazione che ha affrontato temi di vivo interesse per i gestori di scuole parrocchiali presenti in sala.

Altro intervento di rilievo quello di Luigi Vico, Presidente FISM Torino, che ha riportato quanto perfezionato a seguito di esperienze maturate in seno alla Fondazione Angela Colasanto di Torino.



Ultima ma non ultima, l'illuminante relazione di don Vinenzo Giavazzi, Presidente della Fondazione Scuole Diocesane di Lodi, che ha riferito dell'esperienza molto positiva in corso nella sua diocesi. La Fondazione come strumento, anche dal punto di vista della pastorale, più che utile per tessere in modo naturale una relazione sociale con le famiglie dei bambini frequentanti e che può andare ben oltre il periodo scolastico. Concludendo, ha spostato l'attenzione verso l'insidiosità che può annidarsi in quelle scuole gestite da fondazioni geograficamente lontane dal territorio. Vale a dire che l'essere poco accorti alle concrete necessità della comunità potrebbe compromettere l'edificante ruolo di riferimento che la scuola stessa ha per i propri interlocutori, piccoli e grandi. In sintesi: va bene anche la formula della Fondazione, ma a patto che resti saldamente legata al territorio della scuola e in stretta relazione con la comunità.



Dopo lo spazio utile a raccogliere risposte alle domande del pubblico in sala, tra gli applausi generali i lavori si sono conclusi con un arrivederci ai giorni del 5 e 6 maggio 2016 per dibattere dell'altro grande tema: La Cooperativa.