Il convegno “RIGENERAZIONE” e il decalogo FISM: «Fascia 0-6, investire è un dovere»

Martedi, 18 Ott 2022, 09:37 :: Donato Natuzzi

Di seguito il testo di Luca Iemmi, Presidente FISM Emilia-Romagna, pubblicato oggi sulle pagine di Avvenire

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Orgoglio per una presenza educativa che, nonostante le difficoltà va avanti e si rinnova. Preoccupazione, grande preoccupazione per i problemi cronici ed emergenti accomunati da un vizio di fondo, duro da estirpare: il mancato pieno riconoscimento della pari dignità delle scuole dell’infanzia paritarie nel sistema pubblico di cui fanno parte secondo una legge dello Stato e non per benevola concessione del medesimo. Questo il filo conduttore del convegno promosso dalla FISM regionale a Modena sabato 8 ottobre sul tema "RIGENERAZIONE". Non sono di certo mancati gli incoraggiamenti. «Carità - ha spiegato monsignor Erio Castellucci arcivescovo di Modena-Nonantola e vicepresidente della Cei - è abbinata, nell’immaginario collettivo, ad interventi riparativi che seguono ferite di ogni genere. Ma c’è una carità, altrettanto importante, che è la carità educativa. Quanto più prevale l’amore in campo educativo, meno ci sarà bisogno di interventi riparativi successivamente. A me pare che questo sia insito nel vostro lavoro e per questo vi dico grazie per l’impegno a formare nuovi cittadini. E questo parte dai bambini che vanno sempre considerati persone che è, poi, il metodo educativo della FISM.

Ringrazio poi la FISM perché nelle sue scuole è sempre considerata la persona. La FISM ha capito che essere cattolici significa recuperare l’esatta definizione della parola cattolico. Uno sguardo universale che è parte integrante del suo Dna». Sulla stessa lunghezza d’onda Rosaria De Filitto vicepresidente nazionale della FISM: «Lo stato moderno non può discriminare le scuole paritarie». Da parte sua il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ha aperto uno spiraglio e ha preso un impegno. Di fronte alla platea affollatissima ha detto: «Abbiamo il dovere di investire sulla scuola 0-3 e 3-6 anni e questo vale sia per quella pubblica che per quella paritaria». E ha aggiunto: «Non escludo che ci possa essere qualche innalzamento di risorse per il segmento 3-6 anni».

Staremo a vedere. Intanto il catalogo dei problemi è più affollato di quello del "Don Giovanni" mozartiano. Mancanza di insegnanti con il titolo. È La situazione nella nostra regione a causa del numero chiuso all’università che è calcolato sui numeri dei soli insegnanti della scuola statale. È chiaro che se l’università laurea insegnanti in maniera insufficiente e lo Stato assume, per le scuole della FISM la situazione è ancora più grave. La crisi energetica: dai campioni di scuole che abbiamo esaminato la forbice va da un aumento dei costi di energia elettrica con una media del +115% con punte oltre il 400%. Mentre il riscaldamento ha in media rincari del +120% con punte del +200%. Non ci sono alternative. O riusciamo a convincere il governo che gli aiuti devono essere in grado di rendere sostenibile la spesa altrimenti dopo Natale si rischia di non riaprire e di mettere in cassa integrazione il personale dipendente. Non è possibile riversare il maggior costo sulle famiglie aumentando le rette in quanto le famiglie stesse sono già alle prese con gli aumenti legati alla guerra. E poi il calo demografico, il ritardo inaccettabile nell’erogazione dei contributi. Sono tutti macigni che rendono accidentato il percorso delle nostre scuole. Nel nostro cielo tempestoso continua, tuttavia, a spuntare l’arcobaleno delle buone pratiche portate avanti dalle nostre pedagogiste e coordinatrici FISM Emilia Romagna che hanno pubblicato il libro "Rigenerazioni" (il Decalogo della FISM) e lo hanno rappresentato nel pomeriggio. L’intervento della Senatrice Vanna Iori sul tema dell’Alleanza scuola famiglia ci ha ricordato l’importanza del patto educativo. I bambini della scuola Sacro Cuore di Finale Emilia che hanno cantato sul palco del convegno sono il raggio di sole a cui ci aggrappiamo per continuare nella nostra missione educativa nel segno di "Prima i Bambini".

 

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