Cei e Caritas: partita la corsa alla solidarietà

Venerdi, 26 Mag 2023, 11:09 :: Donato Natuzzi

Quindici morti, oltre 40 comuni coinvolti, 23 mila le persone ancora sfollate, case e fabbriche allagate. E un bilancio che resta ancora, provvisorio quello dell'alluvione che h colpito l'Emilia-Romagna: ancora in allerta rossa per rischio di piene.

Da subito attiva la catena di solidarietà che passa attraverso la rete Caritas. La presidenza della Cei ha infatti disposto, lo scorso 22 maggio, un primostanziamento di 1 milione di euro dai fondi dell'8xmille. «Vogliamo esprimere, anche con questo gesto concreto, la prossimità della Chiesa in Italia alle tantissime persone che, a causa dell'alluvione e delle esoncazioni, sono sfollate, avendo perso tutto o molto. Continuiamo a farci prossimi e a pregare per quanti, in questo dramma, hanno perso anche la loro vita. Siamo grati alle diocesi, alle parrocchie, agli istituti religiosi che non hanno lasciato sole le comunità dell'Emilia-Romagna» ha affermato il cardinal Matteo Zuppi, presidente della Cei annunciando lo stanziamento che sarà erogato attraverso Caritas Italiana. Così anche la Caritas di Torino è a disposizione di chi volesse contribuire (versando su Conto Corrente bancario IBAN IT06D 0608530370000000025420 intestato a Arcidiocesi di Torino - Caritas indicando nella causale «Alluvione EmiliaRomagna 2023») e sta rilanciando gli aggiornamenti delle Caritas locali. «Molti piccoli paesi», riferisce il delegato regionale delle Caritas dell'EmiliaRomagna, Mario Galasso, «sono bloccati a causa delle frane, e alcune persone risultano ancora irraggiungibili». «Al momento», prosegue, «la priorità rimangono le persone. In coordinamento con i Comuni cerchiamo di venire incontro alle loro esigenze pratiche e a supportarle anche dal punto di vista psicologico.

Il bisogno più impellente rimane liberare le abitazioni e i locali dall'acqua e dalfango, in modo da far ritornare le persone sfollate quanto prima nelle loro case». E tra gli sfollati anche tante persone fragili che vivono nelle Case Famiglia dell'Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII fondata proprio in Emilia-Romagna ma diffusa anche in Piemonte (l'attuale responsabile generale della Comunità, Paolo Ramonda, vive nella Casa Famiglia di Sant'Albano Stura, in provincia di Cuneo) che sta lanciando appelli per affrontare l'emergenza. «Alcune case», scrivono, «sono state completamente allagate ed evacuate e non sapremo quando potremo tornarci né dove continuare a dare accoglienza a chi vive con noi. Sono famiglie con ragazzi e persone con disabilità, persone che hanno esigenze speciali e particolari, per cui i cambiamenti sono destabilizzanti, o che abbiamo accolto in accordo e convenzione con le prefetture, i servizi sociali e per cui a volte è complicato persino lasciare la provincia di residenza». Con l'hashtag «#asciughiAMO» anche la FISM (Federazione Italiana Scuole Materne) ha deciso, di invitare ogni scuola a donare alle scuole romagnole coinvolte nell'alluvione l'equivalente della propria retta di un mese e ogni bambino a versare 1 euro. Solidarietà e vicinanza a famiglie, bambini anziani che anche Papa Francesco ha voluto testimoniare ricordandoli nella recita del Regina Coeli domenica 21 maggio.

Federica BELLO
dalle pagine di LA VOCE E IL TEMPO del 25/5/2023

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